Per constatare una tale alterazione si prende una data quantità di pane (gr. 50 circa), si tritura con acqua in un mortaio, si mescola quindi con soluzione di diastasia (ottenuta trattando con acqua l'orzo germogliato e polverizzato), si pone il tutto a bagno-maria (circa a + 70° C) per 4 o 5 ore e si filtra. Essendosi con questo trattamento saccarificata e perciò resa solubile la parte amidacea del pane, questa si scioglierà nell'acqua con le altre sostanze solubili del pane e passerà attraverso al filtro, sul quale per conseguenza non rimarrà che il glutine insolubile. Lavatolo accuratamente con acqua se ne esamineranno allora i caratteri e le proprietà fisiche, per vedere se corrispondono a quelli del glutine buono od a quelli del glutine alterato (Vedi 17. b).
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altre sostanze solubili del pane e passerà attraverso al filtro, sul quale per conseguenza non rimarrà che il glutine insolubile. Lavatolo
Allora, pesando esattamente la capsula con le ceneri e togliendo quindi dal peso ottenuto quello noto della capsula vuota, potremo conoscere il peso delle ceneri lasciate Fig. 10. Lampada ad alcool Berzelius per alte temperature. dal pane calcinato. Riferendo in seguito, col solito calcolo, questo peso, a quello del pane posto sotto esperimento, potremo valutare il per % dei suoi sali; il quale oltre il due, accennerà a falsificazione con sostanze saline. Sciogliendo infine le ceneri ottenute in acqua contenente un poco di acido cloridrico e filtrando, il peso di ciò che rimarrà insoluto sul filtro, rappresenterà il quanto di principi silicio-terrosi del 5° gruppo (kaolino, argille varie, sabbie, ecc.) contenuti nel pane esaminato. Se questi oltrepasseranno il massimo limite normale del 0,10 % del pane essiccato, accenneranno a falsificazione, non infrequente, con tali sostanze minerali vilissime, più che le altre adatte ad accrescere il peso del pane con grande vantaggio dei frodatori.
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filtro, rappresenterà il quanto di principi silicio-terrosi del 5° gruppo (kaolino, argille varie, sabbie, ecc.) contenuti nel pane esaminato. Se
Se oliato, messo a contatto e sfregato con carta bianca, da filtro la macchierà di untume.
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Se oliato, messo a contatto e sfregato con carta bianca, da filtro la macchierà di untume.
2° Lo zucchero raffinato, e specialmente quello non di qualità superiore e polverizzato, può essere sofisticato con sostanze terrose come polvere di marmo, creta, sabbia, polvere d'ossa, gesso, ecc., o con materie organiche insolubili come farine diverse, fecola, ecc. Per scoprire queste impurità varrà la semplice soluzione nell'acqua di una determinata quantità di zucchero da esaminare. Se puro vi si scioglierà completamente, se impuro intorbiderà l'acqua e lascierà un residuo insoluto che raccolto poi sopra filtro, essiccato, pesato ed opportunamente esaminato, potrà anche, volendo, determinarsi qualitativamente e quantitativamente.
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intorbiderà l'acqua e lascierà un residuo insoluto che raccolto poi sopra filtro, essiccato, pesato ed opportunamente esaminato, potrà anche, volendo
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4° In Germania si usa il filtro Jacob, che si vede rappresentato dalla fig. 52. È formato da un tinello di legno, diviso in quattro scompartimenti B E D C. L'acqua portata sul filtro col mastello A, cola nel comparto B, dal quale, per un tubo centrale, scende subito nel più basso scompartimento C. Da questo rimonta quindi attraverso
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4° In Germania si usa il filtro Jacob, che si vede rappresentato dalla fig. 52. È formato da un tinello di legno, diviso in quattro scompartimenti B
3° La fig. 51 rappresenta il filtro francese adoperato più comunemente dalle truppe in campagna, secondo è detto dal Morache, dal Virv e da altri igienisti militari.
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3° La fig. 51 rappresenta il filtro francese adoperato più comunemente dalle truppe in campagna, secondo è detto dal Morache, dal Virv e da altri
In questo filtro l'acqua da purificare fluisce dal tino ove è raccolta, e passa in una cassa nella quale sono praticati quattro scompartimenti; di questi il primo ed il secondo, il terzo ed il quarto comunicano fra loro per mezzo di orifizi praticati nella parte inferiore dei setti; mentre che il secondo col terzo comparto comunicano fra loro mediante orifizi praticati nella parte superiore del sepimento di mezzo. In virtù di questa disposizione, la filtrazione dell'acqua si opera di basso in alto nei compartimenti g e c, nel fondo dei quali sono poste le materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.)
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In questo filtro l'acqua da purificare fluisce dal tino ove è raccolta, e passa in una cassa nella quale sono praticati quattro scompartimenti; di
Fogli 5 di carta emporetica del Berzelius Fogli 5 di carta da filtro ordinaria. N.° 2 Agitatori di vetro piccoli.
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Fogli 5 di carta emporetica del Berzelius Fogli 5 di carta da filtro ordinaria. N.° 2 Agitatori di vetro piccoli.
di una bottiglia di acqua distillata purissima; di una piccola pipetta divisa in decimi di cc.; di un pallone segnato 100 cc. (e della figura); della lampada a spirito con sopporto (d); di un imbuto e carta da filtro (e); di un agitatore e di un bicchiere da esperienza (f); di una soluzione di azotato baritico titolata per idrotimetro (al 2,14%);
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lampada a spirito con sopporto (d); di un imbuto e carta da filtro (e); di un agitatore e di un bicchiere da esperienza (f); di una soluzione di
Anche la sabbia asciutta, gettata sull'acqua, serve a depurarla, perchè le materie estranee che vi possono esser sospese vengono trasportate al fondo, come da un filtro mobile che agisse rapidamente dall'alto al basso. Conviene però attingere in seguito l'acqua con molta precauzione per non risollevarne il sedimento.
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, come da un filtro mobile che agisse rapidamente dall'alto al basso. Conviene però attingere in seguito l'acqua con molta precauzione per non
Anche meglio riuscirà questo filtro costruendolo come è detto nelle nostre Norme d'igiene per la truppa; adoprando cioè, anzi che una, due botti senza fondo superiormente, di diverso diametro ed ampiezza, l'una messa dentro l'altra: la esterna, più grande, forata ai lati, la interna, più piccola, forata nel fondo, e l'interstizio fra l'una e l'altra, riempito di strati di carbone, sabbia, paglia polverizzata, ecc. L'acqua, per entrare nella botte interna, ove dovrà essere attinta, sarà costretta così a fare un giro più lungo attraverso quei mezzi filtranti e si purificherà maggiormente.
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Anche meglio riuscirà questo filtro costruendolo come è detto nelle nostre Norme d'igiene per la truppa; adoprando cioè, anzi che una, due botti
Un ottimo filtro d'improvvisazione in campagna è anche quello suggerito dalla Istruzione francese (12 sett. 1881), sul modo di correggere l'acqua potabile. «Si mette una botte sfondata in piedi sopra un cavalletto assai elevato. Questa botte è forata alla sua parte inferiore da un buco nel quale viene fissata una cannella che serve di tubo di scarico. Si riempie la botte a metà di ghiaia di più in più sottile, e si termina per uno strato di sabbia fina di fiume. Si può rendere questo apparecchio più attivo intercalando nello strato di ghiaia un letto di carbone di legno sminuzzato, o più semplicemente anche lasciando nuotare questo carbone nell'acqua da filtrare che riempie la parte superiore della botte; questa sarà bene venga munita di un coperchio.»
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Un ottimo filtro d'improvvisazione in campagna è anche quello suggerito dalla Istruzione francese (12 sett. 1881), sul modo di correggere l'acqua
1° L'acqua di calce. Aggiunta all'acqua ne modifica la durezza, precipitandone i bicarbonati terrosi col saturarne l'eccesso di acido carbonico che appunto è quello che li tiene disciolti. Non agisce però sui solfati e sui cloruri terrosi (di calcio e di magnesio). Precipita i sali di ferro e di manganese che possono esistere nell'acqua. Oltre a questo, il precipitato sottile ed uniforme che pro-duce in seno all'acqua trasporta al fondo, a guisa di filtro moventesi dall'alto al basso, molte sostanze di impurità che possono trovarsi in sospensione nella medesima. È però mezzo di purificazione raramente messo in pratica, molto più che spoglia l'acqua dell'acido carbonico che le imparte digestibilità.
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di filtro moventesi dall'alto al basso, molte sostanze di impurità che possono trovarsi in sospensione nella medesima. È però mezzo di purificazione
8° Ultimamente l'Hesse, esperimentando su filtri costrutti di varie sostanze, venne nella conclusione che l'amianto è un'ottima materia filtrante, capace di tenere indietro anche i microbi, quando venga adoprato in strati assai spessi e molto compresso. L'Hesse in quella occasione esprimeva la speranza, che il principio della filtrazione con l'amianto sarà per riuscire utile nella pratica, quando si possa però riuscire ad eliminare l'inconveniente della diminuzione di attività del filtro derivante dal fatto che l'amianto, mentre è insolubile affatto nell'acqua, facilmente si rigonfia e si ostruisce per imbibizione della medesima. Oggi però la Alti-azione dell'acqua con questa sostanza è un fatto ormai .realizzato nei modernissimi filtri Maignen sui quali dovrò ritornare fra poco.
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'inconveniente della diminuzione di attività del filtro derivante dal fatto che l'amianto, mentre è insolubile affatto nell'acqua, facilmente si rigonfia e si
§ 103. — Filtri. Non è punto mia intenzione di passare in rassegna tutti i vari filtri fino ad ora immaginati e costrutti con le sostanze filtranti precedentemente studiate; la sola enumerazione ne sarebbe lunghissima, e d'altra parte fuori di proposito in questo scritto. Poiché il lettore però possa farsi un giusto criterio per l'apprezzazione e buona scelta di questi mezzi di purificazione dell'acqua, oggi di uso cosi comune, stimo importante ricordare, in tesi generale, le norme che devono regolare la composizione e l'uso di un buon filtro, e dare in seguito una qualche breve notizia sui filtri normalmente adottati per le truppe nei principali eserciti europei, e su qualcuno dei più ricordati fra i filtri cosidetti d'improvvisazione, o di compenso, utili tanto in mille contingenze della vita militare in campagna.
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ricordare, in tesi generale, le norme che devono regolare la composizione e l'uso di un buon filtro, e dare in seguito una qualche breve notizia sui
1° Ogni parte del filtro si deve poter rimuovere facilmente, allo scopo di pulire o rinnuovare il mezzo filtrante. Conseguentemente le parti componenti di un filtro non dovranno esser mai cementate fra loro (come veri ricavasi spesso nei vecchi filtri).
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1° Ogni parte del filtro si deve poter rimuovere facilmente, allo scopo di pulire o rinnuovare il mezzo filtrante. Conseguentemente le parti
5° Nulla vi deve esser nella costruzione del filtro che possa favorire la putrefazione, o cedere all'acqua sostanze metalliche od altre impurità. Per questo, nella costruzione dei filtri non si dovrà impiegare sostanza organica alcuna, ed i filtri metallici dovranno esser protetti contro l'azione dell'acqua (per esempio, mediante la stagnatura).
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5° Nulla vi deve esser nella costruzione del filtro che possa favorire la putrefazione, o cedere all'acqua sostanze metalliche od altre impurità. Per
Non è possibile stabilire a priori la durata di tempo per cui un filtro rimarrà attivo; ciò dipende dalla natura del filtro, dalla quantità del mezzo filtrante e dalla quantità e qualità dell'acqua filtrata. Per questo la purificazione e il rinnovamento dei filtri di tanto in tanto sono una necessità inevitabile.
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Non è possibile stabilire a priori la durata di tempo per cui un filtro rimarrà attivo; ciò dipende dalla natura del filtro, dalla quantità del mezzo
1° Il primo che si impone alla nostra attenzione è il filtro di carbone plastico, che fa parte del nostro materiale sanitario di campagna (sezione di sanità, ospedale da campo ecc.). Non è altro che il filtro Novack, e può vedersi rappresentato in funzione nella fig. 49. È costituito da una sfera cava di carbone cock cementato, dal vano interno della quale si parte un tubo di gomma elastica, che serve a svuotarne l'acqua a misura che vi penetra attraverso alle pareti carbonose della sfera stessa.
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1° Il primo che si impone alla nostra attenzione è il filtro di carbone plastico, che fa parte del nostro materiale sanitario di campagna (sezione di
Questo filtro, mentre è molto comodo, semplice e quasi direi seducente, ha però i gravi difetti di tutti i filtri solidi che, secondo il Parkes, non sono da raccomandarsi, attesoché, ostruendosi prontamente, il loro potere filtrante è di brevissima durata. Che realmente sia cosi ne fa fede anche il maggiore medico Panara quando, nel suo bel lavoro Sull'Ospedale da campo in Massaua, rileva la poco buona riuscita fatta dai filtri di carbone plastico, dei quali appunto la prima spedizione italiana sulle coste del Mar Rosso era stata provveduta.
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Questo filtro, mentre è molto comodo, semplice e quasi direi seducente, ha però i gravi difetti di tutti i filtri solidi che, secondo il Parkes, non
[immagine: Fig. 49. Filtro eli carbone plastico (Novack) adottato pel materiale sanitario di campagna italiano.]
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[immagine: Fig. 49. Filtro eli carbone plastico (Novack) adottato pel materiale sanitario di campagna italiano.]
In ogni modo, adoperando questo filtro converrà spazzolarlo accuratamente e di frequente alla superficie, e trattarlo con soluzione di permanganato di potassa (liquore del Condy), per purificarlo e mantenerlo, il più possibile, in buono stato di servizio.
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In ogni modo, adoperando questo filtro converrà spazzolarlo accuratamente e di frequente alla superficie, e trattarlo con soluzione di permanganato
[immagine: Fig. 52. Filtro Jacob in uso nell'esercito germanico.]
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[immagine: Fig. 52. Filtro Jacob in uso nell'esercito germanico.]
[immagine: Fig. 53 Filtro cesare inglese, con carro da acqua]
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[immagine: Fig. 53 Filtro cesare inglese, con carro da acqua]
La fig. 54 rappresenta appunto il modello di filtro Maignen detto a tinozza, trasportabile a dorso di mulo ed utilizzabile nelle ambulanze, per i corpi di truppa accampati, ecc., ecc. L'apparecchio filtrante è racchiuso in due vasche metalliche m e n (rappresentate in spaccato dalla figura) che possono esser legate insieme mediante la corda o, meglio ancora, situate in un paniere di vimini che le salverà dagli urti. Per servirsi del filtro si scioglie il pacco m n; una vasca è situata sotto l'orifizio o di uscita dell'acqua filtrata, l'altra serve a versare l'acqua da filtrare nello spazio s del recipiente r, in ferro bianco stagnato, che contiene la polvere carbo-calcare ed il recipiente cilindrico b a parete metallica bucherellata e rivestita della tela d'amianto a. L'acqua da filtrare, versata nella parte superiore del cavo s del recipiente r, per penetrare nel cavo del cilindro b e riuscirne bell'e filtrata dal foro o, è costretta ad attraversare la polvere carbo-calcare occupante la parte inferiore dello spazio s, e la tela d'amianto a, che riveste esternamente il cilindro b.: i due elementi attivi del filtro. Questo filtro pesa otto chilogrammi e può filtrare, ogni ora, da 25 a 40 litri di acqua che può ritenersi perfettamente pura.
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La fig. 54 rappresenta appunto il modello di filtro Maignen detto a tinozza, trasportabile a dorso di mulo ed utilizzabile nelle ambulanze, per i
[immagine: Fig. 55 Filtro Maignen originale per installazioni militari stabili]
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[immagine: Fig. 55 Filtro Maignen originale per installazioni militari stabili]
[immagine: Fig. 54 Filtro Maignen a tinozza per truppe in campagna, trasportabile su carri e a dorso di mulo]
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
[immagine: Fig. 54 Filtro Maignen a tinozza per truppe in campagna, trasportabile su carri e a dorso di mulo]
Il Yiry ricorda come filtro di compenso frequentemente adottato in campagna quello che può fabbricarsi con una coperta di lana ripiegata a più doppi, sospesa in forma di imbuto. E modo di filtrazione rapido ma evidentemente imperfetto; è più un mezzo di chiarificazione che di purificazione dell'acqua.
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Il Yiry ricorda come filtro di compenso frequentemente adottato in campagna quello che può fabbricarsi con una coperta di lana ripiegata a più doppi
Il filtro Maignen originale, rappresentato dalla fig. 55, potrebbe essere ottimamente utilizzato nelle istallazioni militari stabili (caserme, ospedali, ecc.), e specialmente in tempo di gravi epidemie, nella diffusione delle quali sia ormai convinzione vi entri per molto l'infezione dell'acqua potabile (cholera). Il principio su cui si basa questo filtro è lo stesso di quello che governa il precedente, solo la disposizione delle parti ed il materiale vi sono alquanto cambiati. A rappresenta un imbuto rovesciato in porcellana, crivellato di fori e rivestito della tela di amianto a; B è lo spazio nel quale si versa l'acqua da filtrare nel vaso V; C è lo spazio occupato dalla polvere carbo-calcare; R il recipiente raccoglitore dell'acqua già filtrata, la quale può esser presa, mediante l'apertura della cannella a rubinetto r.
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Il filtro Maignen originale, rappresentato dalla fig. 55, potrebbe essere ottimamente utilizzato nelle istallazioni militari stabili (caserme
c) Filtri d'improvvisazione. Possono darsi circostanze per le truppe in campagna nelle quali, in mancanza di filtri regolarmente costrutti e prestabiliti, si debba ricorrere ad improvvisarne, allo scopo di salvare ad ogni costo il soldato dal grave danno dell'uso di acque impure di località che è costretto ad occupare. In tali circostanze le cognizioni sulla virtù purificatrice delle varie materie filtranti passate in rassegna alla lettera d del § 102, le norme ricordate in a di questo paragrafo ed un poco d'ingegno potranno condurre a soluzioni assai plausibili del problema. Non pertanto, a titolo di esempio, ed a complemento del soggetto, desidero citare qualche filtro di questo genere, fra i più ricordati dagli autori d'igiene militare.
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
titolo di esempio, ed a complemento del soggetto, desidero citare qualche filtro di questo genere, fra i più ricordati dagli autori d'igiene militare.
Ma l'indomani cominciarono le disillusioni. La sabbia e la ghiaja minuta, che erano avanzate nella composizione del filtro, lasciate all'aria libera, e private del sale. s'erano putrefatte. L'odore nauseabondo che esalavano ci avvertirono che avevamo fatto un filtro di sostanze putrescibili.
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
Ma l'indomani cominciarono le disillusioni. La sabbia e la ghiaja minuta, che erano avanzate nella composizione del filtro, lasciate all'aria libera
Sabbia e ghiaja non ne mancavano, ma erano salate; lavate ripetutamente e private del sale, furono disposte in ordine di densità decrescente dal basso in alto, in un piccolo orcio di prova, con uno strato di carbone in fondo e con grossi ciottoli alla superficie, perchè non galleggiasse il carbone e la sabbia non intorbidasse l'acqua. Il filtro riuscì a meraviglia; l'acqua fluiva rapidamente ed era limpidissima, senza nessun cattivo odore.
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
e la sabbia non intorbidasse l'acqua. Il filtro riuscì a meraviglia; l'acqua fluiva rapidamente ed era limpidissima, senza nessun cattivo odore.
Per terminare al riguardo dei filtri di compenso col ricordo di un ripiego ingegnoso, citerò il filtro improvvisato dal Maggiore medico Panara a Massaua, nei primi tempi della nostra occupazione militare di quel paese, quando una delle indicazioni igieniche più urgenti che si presentava era quella di filtrar l'acqua infetta e ripugnante che sola offriva la località. «Bisognava cercare, dice il Panara nella sua relazione già citata, un mezzo di filtrazione semplice, pratico e che desse acqua abbondante per 2,500 uomini……..Noi non avevamo botti, nè mastelli, ma avevamo trovato delle grosse anfore piriformi, con la base in alto, con l'apice che si poteva forare. Riempite di sostanze filtranti, messe sopra un tripode di legno, onde collocarvi al disotto un recipiente da raccogliere l'acqua filtrata, era quello che meglio potesse corrispondere ai nostri bisogni.
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Per terminare al riguardo dei filtri di compenso col ricordo di un ripiego ingegnoso, citerò il filtro improvvisato dal Maggiore medico Panara a
§ 104. — Filtro amicrobo della Manifattura Ginori. A titolo di curiosità, e per non defraudare il lettore della conoscenza di un nuovo e singolare mezzo di filtrazione delF acqua, che potrebbe anche trovare ampia applicazione nei nostri quartieri ed ospedali militari, mi piace terminare questo capitolo ed il libro, trattenendomi un poco sul recentissimo filtro di manifattura italiana, allo studio e preparazione del quale non fui estraneo.
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
§ 104. — Filtro amicrobo della Manifattura Ginori. A titolo di curiosità, e per non defraudare il lettore della conoscenza di un nuovo e singolare
A tale scopo, l'anno scorso, mi presentava al signor professor Giusti, direttore tecnico della Manifattura Giriori, per vedere se ci fosse stato modo di tradurre in atto una prima mia idea in proposito: ottenere cioè di un sol pezzo di porcellana il filtro in questione, coll'includere stabilmente un cilindro filtrante di biscuit, entro un involucro di porcellana verniciata, capace di mantenere attorno al cilindro stesso l'acqua da filtrare sotto una certa pressione. Il prof. Giusti, accolta cortesemente la mia proposta, incoraggiato anche dal direttore generale della Manifattura, comm. Lorenzini, si metteva al lavoro, ma dopo ripetute prove condotte con lodevole perseveranza, veniva nella conclusione che la mia proposta era praticamente inattuabile, attese insuperabili difficoltà tecniche che si incontravano nella costruzione di un filtro così ideato tutto d'un pezzo.
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di tradurre in atto una prima mia idea in proposito: ottenere cioè di un sol pezzo di porcellana il filtro in questione, coll'includere stabilmente
Ci mettemmo in giro, il Dottor Ciampini ed io, alla ricerca di un luogo entro terra, ove la ghiaja e la sabbia esposte per lungo tempo al sole, e non bagnate dall'acqua di mare, per lenta combustione, avessero perduto ogni sostanza organica. Trovate in abbondanza queste due materie filtranti, ripetemmo le prove che riuscirono benissimo; il filtro non era più soggetto a putrefazione, e dava un litro di acqua per minuto.»
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
, ripetemmo le prove che riuscirono benissimo; il filtro non era più soggetto a putrefazione, e dava un litro di acqua per minuto.»
In seguito al successo delle bougies Cliamberland in Francia, compreso di quanto interesse igienico sarebbe divulgare anche fra noi l'uso del biscotto di porcellana come materia filtrante dell'acqua destinata agli usi domestici, specialmente in tempi di epidemia colerica, pensai di comporre un filtro, che meglio delle bougies ricordate, assai complicata e costose, radunasse in sè le condizioni che più ponno contribuire a renderlo di uso comune, ed alla portata di chicchessia; vale a dire:
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filtro, che meglio delle bougies ricordate, assai complicata e costose, radunasse in sè le condizioni che più ponno contribuire a renderlo di uso comune
Le due parti della fig. 56 rappresentano il filtro in questione: la prima in prospetto, la seconda in sezione verticale. L'ampolla filtrante a, in biscotto di porcellana, a pareti assai spesse e resistenti, ma finissimamente porose, è di forma cilindrica, della lunghezza di 20, e del diametro esterno di 8 1/2 centimetri. Chiusa perfettamente allo estremo inferiore, è munita invece di un foro alla estremità superiore, che si continua con un corto collo per il quale l'ampolla stessa può esser messa in comunicazione, mediante il forte manicotto b, di caoutchouh, con la canna a rubinetto c, dalla quale proviene l'acqua da filtrare.
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Le due parti della fig. 56 rappresentano il filtro in questione: la prima in prospetto, la seconda in sezione verticale. L'ampolla filtrante a, in
In seguito a questo primo insuccesso, immaginava allora di comporre il filtro di due parti ben distinte: 1° della essenziale, o parte filtrante, costituita di un'ampolla di biscotto, nella quale dovesse essere immessa l'acqua da purificare, per filtrare attraverso le sue pareti dall'interno all'esterno; 2° di una parte accessoria, od involucro protettore dell'ampolla, da adattarsi sulla medesima in modo facile, solido e spicciativo. Secondo questo nuovo concetto veniva allora costrutto e perfezionato dal ricordato prof. Giusti il Altro amicrobo che la Manifattura Ginori ha preparato e posto recentemente in commercio, e che l'illustre professore commendator Bechi presentava il 1° agosto scorso alla R. Accademia dei Georgoflli, ed il 1° del settembre successivo alla Società fiorentina d'Igiene.
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In seguito a questo primo insuccesso, immaginava allora di comporre il filtro di due parti ben distinte: 1° della essenziale, o parte filtrante
[immagine: Fig. 56. Filtro amicrobo preparato dalla Manifattura Ginori secondo i suggerimenti dell'Autore a Cavo dell'ampolla filtrante di biscotto b Manicotto di caoutchouk che stabilisce la comunicazione fra il rubinetto c e l'ampolla, e che serve a mantenere sospeso il filtro c Rubinetto di presa dell'acqua e-d Involucro e suo coperchio f Maschiettatura di riunione delle due parti dell'involucro.]
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[immagine: Fig. 56. Filtro amicrobo preparato dalla Manifattura Ginori secondo i suggerimenti dell'Autore a Cavo dell'ampolla filtrante di biscotto b
Il rubinetto c, non costituisce parte essenziale del filtro, potendo questo applicarsi anche a qualunque altro tubo a chiavetta portatore di acqua, semprechè abbia un diametro adattabile alla estremità superiore del manicotto b, ed una resistenza sufficiente per sostenere il filtro che vi deve rimanere appeso.
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
Il rubinetto c, non costituisce parte essenziale del filtro, potendo questo applicarsi anche a qualunque altro tubo a chiavetta portatore di acqua
In qual modo avvenga la filtrazione in un filtro cosi composto è facilmente compreso: l'acqua che fluisce dal rubinetto c, entra nell'ampolla a, ne traversa le pareti porose, cade nel cavo del vaso e, e, per mezzo del suo beccuccio inferiore, sgocciola al di fuori del filtro.
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In qual modo avvenga la filtrazione in un filtro cosi composto è facilmente compreso: l'acqua che fluisce dal rubinetto c, entra nell'ampolla a, ne
Come risulta da questa breve descrizione, il filtro nuovamente costrutto raggiunge, senza dubbio, maggiore semplicità di struttura e solidità delle bougies Chamberlarid, poiché mentre quelle di ultimo modello sono costituite di tre diversi materiali: porcellana (bougie), vetro (involucro), e metallo (cerniera di riunione), hanno struttura alquanto complicata (essendovi ghiere, pezzi a vite, ecc.) e riescono di non facile montatura e smontatura; il filtro nostro è solido ed omogeneo, come formato di sola porcellana, è di semplicissima costruzione, di molto facile composizione e scomposizione e, per di più, nelle sue due parti (ampolla ed involucro) inattaccabile dagli acidi e capace di sostenere senza detrimento elevate temperature.
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Come risulta da questa breve descrizione, il filtro nuovamente costrutto raggiunge, senza dubbio, maggiore semplicità di struttura e solidità delle
In mancanza di acqua canalizzata sotto pressione, si potrà sempre attivare il filtro congiungendolo, mediante adatto tubo, con un vaso di acqua messo ad una certa altezza. Ponendo questo, per esempio, a soli metri 4 V2 al disopra dell'ampolla filtrante, trovai che se ne può ottenere una regolare filtrazione di litri 24 di acqua al giorno; quantità sufficiente, ad uso di bevanda, anche per una famiglia discretamente numerosa. In modo identico ci si potrebbe adoprare per rendere attive negli stabilimenti le batterie di ampolle filtranti.
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In mancanza di acqua canalizzata sotto pressione, si potrà sempre attivare il filtro congiungendolo, mediante adatto tubo, con un vaso di acqua messo
Riguardo poi alla pressione necessaria ad attivare la filtrazione delle ampolle, è da osservare che le limitate cadute di acqua sono sempre più adatte delle grandi a mantenere lungamente attivi i filtri; poiché, secondo le recenti ricerche di Hesse, le grandi pressioni, più che le moderate, favorirebbero la ostruzione della porosità della porcellana filtrante. Conseguentemente, anche per questi risultati, una caduta d'acqua da 4 a 5 metri, come si può procurare facilmente in ogni dove, sarebbe, non solo sufficiente, ma anche la più adatta e preferibile a procurare una lunga e costante attività del nuovo filtro.
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Presi 6 palloncini di cristallo, della capacità di circa 50 cc. e forbitili con ogni cura, li tappava con fiocchi di ovatta e li poneva per qualche ora in una piccola stufa a circa 170° C. Così sterilizzati questi palloncini, li riempiva, per due terzi, di brodo concentrato di carne di bue, preparato rigorosamente e sterilizzato secondo il Miquel insegna, e li poneva quindi in una stufettina da incubazione alla temperatura fra +30° e 35° C, mantenendoveli per tre giorni continui. Constatata al termine di questo tempo la limpidezza del brodo, e rassicurato per conseguenza sulla perfetta sterilizzazione dei piccoli apparati e del loro contenuto, ne costituiva tre coppie. Nei palloncini della prima coppia faceva cadere 20 goccie di acqua sgocciolante da un filtro già in attività da tre giorni. Nei palloncini della seconda coppia immettava invece 20 goccie di acqua non filtrata, proveniente dalla vasca che alimentava il filtro. La terza coppia di palloncini serbava intatta alla stufa per un successivo esperimento.
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sgocciolante da un filtro già in attività da tre giorni. Nei palloncini della seconda coppia immettava invece 20 goccie di acqua non filtrata, proveniente
II filtro completo di cui ora fu parola, fu messo in commercio al limitato prezzo di L. 22, compresi gli accessori: rubinetto di bronzo nikelato e manicotto di gomma elastica, che mette in comunicazione il rubinetto stesso coll'ampolla e mantiene sospeso il filtro. È questo un prezzo assai inferiore a quello delle bougies Cliawiberland che oggi ci vengono di Francia. Trattandosi di dover rinnovare il filtro, resosi ormai impuro ed ostrutto per lunga attività, basterà cambiare la sola ampolla filtrante, posta in commercio al mite prezzo di due lire e mezzo. E così anche il problema economico può dirsi in questo filtro lodevolmente risolto.
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II filtro completo di cui ora fu parola, fu messo in commercio al limitato prezzo di L. 22, compresi gli accessori: rubinetto di bronzo nikelato e
Qualora, dopo un certo periodo di attività si credesse necessaria la purificazione del filtro, questa potrà farsi sempre in modo radicale e con grande facilità. Liberata l'ampolla dal suo involucro, e staccata dal manicotto elastico che la mantiene appesa al rubinetto, dopo averla bene sciaquata e vuotata dell'acqua che contiene, potrà essere immersa, per circa un'ora, in un bagno di acqua acidulata con acido cloridrico al 5 % (dal quale non è attaccabile affatto il silicato di allumina di cui essa è costituita), e quindi esposta, per un paio d'ore, ad una temperatura dai 200° ai 300° gradi, per esempio, entro un forno comune scaldato per la cottura del pane. Il bagno acido varrà a ridisciogliere le deposizioni calcari che, per avventura, avesse lasciata un'acqua dura nella trama del biscotto; l'alta temperatura disorganizzerà completamente i microbi dell'acqua arrestati dalla porcellana, sterilizzandola così nuovamente.
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Qualora, dopo un certo periodo di attività si credesse necessaria la purificazione del filtro, questa potrà farsi sempre in modo radicale e con
Non esito un momento a rispondere affermativamente, aggiungendo anche che ciò tornerebbe più pratico e conveniente, qualora si trattasse di stabilire una filtrazione in grande, che non di far funzionare una sola o poche ampolle. Di più la filtrazione attraverso le dette ampolle animata per aspirazione si effettuerebbe allora dall'esterno all'interno, secondo appunto il desideratigli espressosi nella discussione sul filtro in parola, avvenuta la sera del 1° -settembre in seno alla assemblea generale della Società fiorentina d'Igiene. Per esperimenti da me fatti in piccole proporzioni, con un semplicissimo apparecchio, potei convincermi che la filtrazione dell'acqua, attivata per aspirazione attraverso le ampolle della Manifattura Ginori, sarebbe cosa facilmente realizzabile con limitato impianto e modestissimo dispendio. Non entro in altri dettagli sul proposito perchè, per persuadere di tutta la praticità di questo nuovo modo di filtrazione, mi occorrerebbe poter riferire di esperimenti instituiti su grande scala; esperimenti che io non ebbi in verun modo nè la possibilità, nè la opportunità di fare.
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aspirazione si effettuerebbe allora dall'esterno all'interno, secondo appunto il desideratigli espressosi nella discussione sul filtro in parola, avvenuta la